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UNA  MULTIMOSTRA di

SILVANO COSTANZO


  “LE REGOLE DEL GIOCO”
  CODICI  &  SEQUENZE

galleria One-Off
via Bonelli 3,  10100 Torino,
dal 22 aprile all’8 maggio 2004

“Le regole del gioco”  è una mostra dedicata alle forme comunicative, cioè ai linguaggi. E’, nel suo insieme, un’opera originale e complessa che utilizza diversi strumenti espressivi, dalle “tradizionali” tele ai codici sonori telefonici, dai colori alla danza, dalla performance all’arte concettuale.
Gli obiettivi di Silvano Costanzo sono molteplici. I più importanti sono due. Innanzitutto evidenziare i meccanismi (le regole del gioco, appunto), che muovono la comunicazione, cioè l’anima; della società in cui viviamo: comunicazione scritta, comunicazione sonora, comunicazione corporea, comunicazione visiva, ma anche quella “comunicazione immanente” che governa l’essenza della vita biologica attraverso la trasmissione dei dati (dei codici e delle sequenze) del DNA.
Il secondo obiettivo riguarda più specificatamente la “forma” artistica. Il Novecento ha rivoluzionato l’arte in molti modi, il più significativo, probabilmente, è la progressiva scomposizione dei contenuti dell’oggetto artistico. Dalla separazione tra opera d’arte ed estetica retinica operata dal Cubismo fino all’interattività della web-art, il secolo appena trascorso ha dato vita a innumerevoli forme artistiche che tendevano a privilegiare alcuni singoli contenuti dell’opera d’arte (l’atto in sé, ad esempio, nella painting art e nella performance).
Silvano Costanzo vuole “ricomporre” queste forme frammentate, non in una singola opera d’arte (il che sarebbe impossibile quanto inutile) ma attraverso una multimostra che mette a frutto alcune delle più interessanti strade artistiche aperte dal Novecento.
“Le regole del gioco” è, dunque, un’opera d’arte complessiva, realizzata attraverso svariate forme, ma che va valutata nel suo insieme.
Ciò che colpisce è la capacità di Silvano Costanzo di interpretare forme espressive così diverse riuscendo a fonderle in un métissage equilibrato e sorprendente. Merito di una sensibilità artistica non comune, ma merito in particolar modo di una eccezionale esperienza in campi culturali anche molto distanti tra di loro.
La multimostra di Silvano Costanzo mette in scena le problematiche di un momento storico, il nostro, in cui  l’evoluzione tecnologica (negli strumenti di comunicazione, nell’informatica, nei laboratori di genetica) minaccia di cambiare le “regole del gioco”. Il che non è un male in sé. Tutt’altro. Purché il cambiamento delle regole non avvenga solo per scelta, decisione e profitto di alcuni e a danno di molti.
“LE REGOLE DEL GIOCO” è dunque, anche, una provocazione e una denuncia. Colorata, giocosa, ironica. E con il sale della poesia.

La mostra avrà tre momenti clou:

-       Giovedì 22 aprile (dalle 18,00 all’1,00).  Sarà il giorno dell’inaugurazione e sarà dedicato ai codici visivi. In questa giornata la mostra sarà composta, soprattutto, da un centinaio di tele: di medie e grandi dimensioni (2 metri x 2 metri), che esprimono prospettive “impossibili” attraverso un caleidoscopio sequenziale di colori;  di piccole dimensioni (20 centimetri x 20 centimetri),  simili alle tavolette su creta mesopotamiche, che rappresentano nel loro insieme, l’archetipo di una lingua immaginaria e indecifrabile (“LINGUA MADRE”). Le tele saranno verticali (appese alle pareti) e orizzontali (collocate su basi disposte sul pavimento). Una di queste ultime, la più grande, che raffigura l’evoluzione “casuale” delle cellule, sarà il “centro” intorno al quale ruoterà l’intera esposizione.

-       Mercoledì 28 aprile (dalle 21). Sarà il giorno dedicato ai codici sonori e gestuali e sarà anche il momento più “ludico” dell’intera mostra. Lo spunto è tratto dai toni sonori prodotti dagli apparecchi telefonici. I partecipanti potranno digitare i numeri della loro agenda su una tastiera. Un programma informatico li trasformerà in spartiti musicali che verranno utilizzati in una performance di teatro-danza  (testo di Silvano Costanzo, coreografia a cura del gruppo Arké). Lo spettacolo si evolverà in una serata di tango aperta a tutti, con musiche dal vivo (band di Miguel Acosta). Il titolo della serata è  “Pocket tango” (“Tango da tasca”).

-       Venerdì 7 maggio (dalle 21). Sarà la giornata più “impegnata” e “provocatoria” della mostra, ed è dedicata ai codici alfabetici. Avrà come sottotitolo: “TESTI MUTANTI” (“Parole geneticamente modificate”). Si svolgerà in coincidenza con la Fiera del Libro di Torino. Nel corso di una performance, l’artista presenterà “il primo romanzo geneticamente modificato”. Sarà una denuncia ironica delle manipolazione genetiche, ma anche delle manipolazioni alle quali è soggetta l’informazione scritta. Un supporto informatico provvederà ad estrarre, da un testo prescelto, il “codice genetico” composto dalle lettere dell’alfabeto e le “sequenze” composte dagli spazi bianchi tra le parole. Il risultato di questo “intervento genetico” sarà poi manipolato e ricomposto fino a produrre un testo completamente diverso da quello originario.
Ironia e provocazione, dunque, ma anche denuncia e analisi. Alla serata parteciperanno (in un incontro-dibattito) scrittori, giornalisti, esperti di comunicazione.